Cerca
PASSI DELLA MEDITAZIONE
- Alejandra Capuzzi
- 21 mar
- Tempo di lettura: 3 min

Non è lo stesso meditare, pregare o realizzare invocazioni e decreti.
Le invocazioni e i decreti, anche se sono attività raccomandate agli studenti della Nuova Era, non sono una meditazione. Quando ci disponiamo da soli o con un gruppo di studenti a realizzare decreti e invocazioni per l’umanità, non stiamo meditando, bensì prestando un servizio spirituale per il genere umano.
La Meditazione è il mezzo attraverso il quale costruiamo il ponte chiamato «ANTASHKARANA» che unisce la nostra personalità con la realtà delle cose, con ciò che sono veramente, il loro autentico «Io Sono». Pertanto, senza la meditazione non si può andare avanti, nemmeno un passo, nella vita.
La tradizione spirituale dell’umanità ha legato fino ad ora, i passi della meditazione che universalmente sono stati praticati da tutti quelli che hanno raggiunto l’integrazione con il loro essere interiore. I passi sono: Postura, Respirazione, Astrazione, Concentrazione, Meditazione e Contemplazione.
POSTURA o ASANA:
La postura o Asana è sommamente importante, ed è quella in cui ci si può dimenticare il proprio corpo fisico e le correnti d’energia spirituale che attraversano il corpo, possano circolare in un modo più armonioso e favorevole per la meditazione. La più raccomandata è la postura del loto o PADMASANA, che consiste nell’intrecciare le piante dei piedi fino agli inguini o sotto le cosce (come sia più facile), e le mani insieme con le dita intrecciate tra le gambe o messe sopra le ginocchia, con le palme verso l’alto, tutto ciò dipenderà da come il nostro essere interiore ci farà sentire meglio. A chi è difficile questa postura, può sedersi comodamente in una sedia con la colonna vertebrale e il collo retto e i piedi riposando comodamente sul pavimento. Esistono moltissime altre posture, ma lo studente deve prendere quella in cui si senta meglio
RESPIRAZIONE:
Respirazione, Alito Santo o PRANAYAMA tratta sulla scienza e il rilievo della respirazione che è sommamente importante giacché senza l’aria non potremmo vivere e quindi l’aria è uno strumento della Divinità per sostenere la vita del veicolo fisico. Da una buona respirazione dipende che fluisca correttamente l’energia di Dio in noi.
La respirazione nel processo di meditazione deve contare di quattro passi: Inalazione, Ritenzione, Esalazione e Proiezione. L’inalazione è l’atto di prendere aria, la ritenzione, l’atto di trattenerla dentro i polmoni, l’esalazione, quello di espellerla e la proiezione, l’atto di rimanere senza aria e di espandere l’energia verso l’esterno. I Benedetti Maestri Ascesi raccomandano di assorbire, durante l’inalazione, il Raggio che necessitiamo, portare, durante la ritenzione, quell’energia alla Fiamma Triplice del cuore e di espanderla al mondo durante l’esalazione. Questo esercizio si deve realizzare ritmicamente, dando ad ogni passo una stessa durata.
ASTRAZIONE:
Astrazione: dopo aver preso la postura corretta e aver realizzato la respirazione, il prossimo passo è l’osservazione e l’astrazione di tutto quello che non sia ciò che osserviamo. Solo sentire ed essere l’oggetto della meditazione, questo punto si unisce già con il prossimo passo della meditazione.
CONCENTRAZIONE:
Concentrazione: consiste nell’osservare, faccenda che si può iniziare in modo molto semplice. Osserviamo la nostra respirazione o prendiamo l’immagine della Divina Presenza «Io Sono» o di un Maestro, la mettiamo di fronte a noi e la osserviamo liberamente, contemplando ciò che è, fino al punto in cui diventiamo Essa. Dopo aver praticato ciò diverse volte, possiamo fare lo stesso ma con gli occhi chiusi e visualizzando l’immagine nel terzo occhio.
MEDITAZIONE:
Meditazione: consiste nell’identificarci pienamente con l’oggetto meditato. Se siamo concentrati sulla Presenza «Io Sono» prendendo come punto d’inizio l’immagine, nel momento di giungere alla Meditazione, l’idea dell’immagine deve essere già trasformata nella nostra realtà interna, facendo contatto con la verità trascendente di ciò che meditiamo.
Gli oggetti della meditazione possono essere: ciò che stiamo leggendo di natura spirituale, ad esempio la Meditazione Quotidiane; la Divina Presenza IO SONO e il Cristo Interno; il Maestro o entità spirituale oggetto di devozione dello studente; una qualità o virtù spirituale, come la Fede, la Saggezza, l’Amore, l’Ascensione, la Verità, la Pace o il Perdono; un pensiero seme.
CONTEMPLAZIONE:
Contemplazione o SAMĀDHI. Questo è l’ultimo passo della meditazione in cui il meditante, la meditazione e ciò che si medita diventano Uno. Trascendiamo la nostra persona e diventiamo uno con l’oggetto della meditazione. Nel giungere al SAMĀDHI con l’Esser interno, si realizza la pienezza della Presenza «Io Sono», l’essere personale e l’Io Sono non sono più due entità separate ma uno solo. Quando entriamo nel Samādhi, ci convertiamo nella Presenza «Io Sono»
Frammento estratto dal libro METAFISICA AVANZATA di Rubén Cedeño
Comments